Promuoviamo l'Economia locale per lo sviluppo sostenibile della Sicilia
Il nostro impegno è finalizzato alla valorizzazione e alla promozione dell’Economia locale, basata sulle risorse naturali ed umane presenti nel territorio siciliano e su quelle realtà produttive sostenibili attive in Sicilia in agricoltura, zootecnia, pesca, artigianato, industria, turismo.
Grani antichi siciliani, agrumi, cavolfiori violetti, cipolle, aglio rosso, acciughe salate, capperi, pesce azzurro, maialino nero, capre girgentane, ricotta e formaggi freschi e stagionati sono solo alcuni dei numerosi prodotti che la terra e il mare di Sicilia donano per arricchire la tavola di sapori e profumi ineguagliabili.
Riteniamo fondamentale creare le condizioni perché si possa sviluppare un modello etico di economia locale ed a tal fine promuoviamo l’adozione di corretti stili di vita con una capillare opera di informazione rivolta al cittadino affinché abbia la consapevolezza che le scelte compiute al momento dell’acquisto, se privilegiano prodotti che il territorio offre, influenzano positivamente la crescita del territorio stesso e premiano le aziende virtuose che adottano criteri di produzione basati sulla sostenibilità.
Stimoliamo quindi il consumo consapevole e a Chilometro Zero mediante attività di informazione e promozione, perché per noi la spinta al cambiamento dei consumi deve partire dal basso.
Il consumo consapevole ha la forza di incidere sui modelli economici esistenti ed orientarli verso scelte che tutelino l’Ambiente e la Salute. Cooperazione, reciprocità, valorizzazione del territorio, sostenibilità sociale ed ecologica sono il deterrente in grado di contenere la logica della competitività e dello sfruttamento delle risorse.
Gli acquisti di prodotti e servizi locali mantengono il denaro utilizzato per il pagamento nel territorio siciliano e permettono quindi investimenti in grado di potenziare l’economia locale e garantire occupazione, creando le condizioni per lo sviluppo di imprenditoria diffusa, collaborativa e partecipativa.
Seppure l’Agricoltura e il Turismo rappresentino i settori di punta della Sicilia, lo sviluppo di attività a filiera corta (che coinvolgono principalmente imprenditoria e manodopera locale) può dare il suo contributo a far rifiorire l’economia siciliana. Ci riferiamo in particolare al recupero del patrimonio edilizio facendo ricorso a tecniche “virtuose” quali quelle dell’edilizia sostenibile, della bioedilizia, delle energie rinnovabili sviluppate in modo distribuito con basso impatto.
Questo nuovo modello di Economia deve essere in grado di ricucire gli strappi esistenti nel tessuto sociale che hanno allontanato la società civile dalle Istituzioni, le quali devono invece essere coinvolte per diventare soggetti attivi in questo processo di cambiamento socioeconomico.
Siamo pronti al dialogo e alla fattiva collaborazione con le Amministrazioni locali, regionali, nazionali e con la Comunità Europea, perché il confronto tra le Istituzioni, a qualsiasi livello, e la società civile è indispensabile per la comprensione dei bisogni e la individuazione delle strategie utili a soddisfarli.
L’esperienza ci ha insegnato che quando si creano cabine di dialogo e tavoli di concertazione tra le Istituzioni e i membri della società civile allora le possibilità di sviluppo esistono.
Abbiamo dedicato un evento ai Grani antichi siciliani, che ha riscosso un grande successo di pubblico e ha avuto una meritata eco sui media. Con questa importante occasione di confronto, analisi e riflessione abbiamo dato il via al progetto informativo “Buon cibo buona salute” sulla corretta alimentazione basata sul consumo di cibi biologici e a Chilometro Zero.
Le varietà locali di grani duri siciliani sono ben cinquantadue, tutti ricchi di proprietà benefiche e a basso contenuto di glutine.
Per saperne di più leggi il report pubblicato sul nostro quotidiano e guarda la photogallery:
www.ilpapaverorossoweb.it/article/salute-e-grani-antichi-siciliani-protagonisti-catania
www.ilpapaverorossoweb.it/gallery/grani-antichi-connubio-salute-e-ambiente
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Nel 2016 abbiamo lanciato un’idea per un progetto ambizioso a vantaggio del territorio siciliano: la creazione di un Distretto di Economia Solidale per la promozione di nuovi modelli di sperimentazione civica, economica e sociale basati sui principi di cooperazione, solidarietà, reciprocità, valorizzazione del territorio, sostenibilità, con il necessario coinvolgimento degli amministratori locali per favorire il moltiplicarsi delle buone prassi di Economia solidale. Siamo stati promotori, pertanto, della costituzione del Forum per i Beni Comuni e l’Economia Solidale di Catania i cui fondatori sono stati, insieme ad A.D.A.S., aziende virtuose, professionisti e cittadini desiderosi di operare in rete all’interno del tessuto sociale di Catania e provincia con l’intento di sostenersi reciprocamente e allargare gli spazi economici e sociali finalizzati al benessere collettivo e alla conservazione dell’ambiente. Il Forum si è dotato di un proprio marchio distintivo (vedi gallery qui sotto).
Per saperne di più leggi i report pubblicati sul nostro quotidiano:
La nostra idea progettuale, nel 2019, ci ha condotto ad aderire al Comitato proponente il Distretto delle Filiere del Cibo Siciliano, che ha individuato tra gli obiettivi: la centralità delle imprese strutturate della filiera agroalimentare siciliana; la valorizzazione dell’agroalimentare regionale e delle produzioni di qualità riconosciute (DOP, IGP, BIO, DOC, IGT, PAT, ecc.) fresche e trasformate; la valorizzazione delle risorse turistiche collegate ai territori di produzione rappresentati secondo principi di Turismo Relazionale Integrato; la tracciabilità e salubrità alimentare per garantire la più ampia tutela e protezione della salute dei consumatori, a partire dalla refezione pubblica; il supporto alle forme aggregate (Distretti, OP, Cooperative, Consorzi, Reti, ecc.) e alla commercializzazione attraverso strategie di filiera corta; il coinvolgimento delle rappresentanze agricole, dei GAL (Gruppo di Azione Locale) di riferimento territoriale delle filiere rappresentate, degli istituti di ricerca scientifica e degli enti locali. A luglio è stata costituita la Rete C.I.B.O. (Cultura, Identità, Biodiversità, Organizzazione) in Sicilia.
Per saperne di più leggi gli articoli pubblicati sul nostro quotidiano:
Marisa Falcone, responsabile Informazione